venerdì 15 novembre 2013

<< I libri sono educatori silenziosi>> (tratto dall' autobiografia di Jella Lepman)


tratto da http://www.flickr.com/photos/federico_r/

Jella Lepman rappresenta l'esempio più concreto nella ri-educazione attraverso i libri, più precisamente i libri illustrati. Jella Lepman, ebrea, fu costretta a fuggire dalla Germania nazista nel 1936 e a trasferirsi a Londra dove divenne giornalista. Dopo diversi anni, quando la guerra finì, il governo americano la richiamò per rientrare in Germania . Qui
la situazione era segnata dalle terribili conseguenze della guerra: le famiglie dimezzate e i bambini orfani necessitanti di una ri-educazione. Pertanto Jella Lepman, guidata dall'innocenza dei bambini tedeschi, trovò il miglior ausilio proprio nei libri. Infatti chiese ai governi di quattordici paesi di spedirle i migliori libri illustrati per bambini e per ragazzi. Il suo scopo era dar loro la possibilità di iniziare a sognare e dimenticare gli orrrori della guerra, ma anche di "ricominciare" a vivere. Infatti i libri illustrati, con le figure e i colori, stimolano la fantasia, il sorriso e la curiosità dei bambini. Inoltre permettono loro di essere desiderosi di imparare, conoscere e sapere. Dunque è proprio dal sapere, dal vedere, dal comprendere che i bambini e i ragazzi possono intraprendere un nuovo ed emozionante cammino. Tutto questo fu resto possibile prorpio da Jella Lepman che aprì, già da allora, cominciando dai bambini, le porte per un futuro migliore.

4 commenti:

  1. Io penso che rispetto a quel che aveniva in quel epoca, il suo contributo è stato piccolo ma allo stesso tempo molto importante e indispensabile, proprio come i bambini da ri-educare.
    Questa è davvero una storia molto interessante.

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  2. Hai pienamente ragione; i libri sono preziosi oggetti che servono non solo a ri-educare i bambini ma anche ad immergersi
    nel mondo dei sogni.

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  3. Ciao Chiara è davvero fantastico questo tema! Dopo aver seguito, l'anno scorso, pedagogia della narrazzione la letteratura per l'infanzia mi ha affascinato tantissimo e lo ritengo un utile strumento didattico

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  4. E' stata davvero una grande!
    Basta davvero poco, davvero poco....
    :)

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